Antisismica2018-07-18T08:37:30+00:00

CEMENTILE SRL

Cementile ha sviluppato negli anni un’importante esperienza nel settore della sismica che si è concretizzata in interventi diretti di RICOSTRUZIONE, MIGLIORAMENTO, RIPARAZIONE, ADEGUAMENTO delle strutture alla normativa vigente.

Cementile ha ideato e sviluppato UN BREVETTO di un particolare tipo di giunto per le strutture prefabbricate in calcestruzzo, a testimonianza di un lungo impegno e di una grande attenzione al settore della sismica.

SISMA BONUS 2018

  • Immobili oggetto di detrazione fiscale, zone sismiche 1,2 e 3

  • Detrazione 100% per le spese di diagnosi sismica degli edifici

  • Sismabonus con detrazione spese al 70% con passaggio ad una classe di rischio inferiore

  • Sismabonus con detrazione spese al 80% con la riduzione di 2 classi di rischio inferiore

  • Spesa massima agevolabile non superiore a €96,000

  • Lo sconto sismabonus recuperabile in 5 quote annuali di pari importo

Il problema della vulnerabilità del patrimonio edilizio italiano e la necessità della sua messa in sicurezza è un argomento molto discusso anche a seguito dei terremoti in Centro Italia. L’Italia, come tutti sappiamo, è un paese sismicamente molto “pericoloso”. Sul territorio sono state ricostruite dall’INGV (Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia)  ben 36 diverse zone sismogenetiche. Vi è una diffusa presenza di faglie attive da cui si originano statisticamente circa 2000 terremoti l’anno aventi magnitudo superiore ai 2.5 gradi Richter di cui almeno un evento all’anno, sempre statisticamente, sopra la soglia del danno significativo. L’Italia è allo stesso tempo caratterizzata da un patrimonio edilizio vulnerabile incapace di resistere alle sollecitazioni sismiche.

Con le attuali norme è obbligatorio provvedere alla valutazione sismica solo per alcune tipologie di edifici già esistenti. La verifica può comunque essere fatta dai proprietari per avere esatte informazioni sul livello di sicurezza dello stabile. Se la verifica risultasse positiva non dovranno essere previsti interventi. Se la verifica fosse negativa la valutazione se procedere o meno con gli interventi di adeguamento spetterà al proprietario, tenendo però conto del grado di rischio accertato dall’analisi (che potrebbe essere comunque basso e eliminabile con interventi limitati).

Nella valutazione se richiedere o meno una verifica facoltativa del grado di sicurezza sismica va tenuto in considerazione il costo dell’analisi rispetto in primo luogo alla protezione e alla salvaguardia degli occupanti e in secondo luogo anche al valore dell’edificio. Con un investimento minimo la proprietà è in grado di sapere con esattezza se l’edificio è sicuro o se necessità di interventi di adeguamento.

Verifica sismica e interventi per le opere esistenti

La valutazione della sicurezza rispetto al sisma di un edificio esistente consiste nel valutare il coefficiente di sicurezza attuale rispetto a un evento sismico. Se il grado di sicurezza è inferiore ai valori di norma, e quindi in caso di sisma è probabile che si possano verificare collassi totali o parziali o danneggiamenti di varia entità, si progettano gli interventi di adeguamento o miglioramento della struttura esistente per ottenere coefficienti di sicurezza appropriati.

La valutazione sismica dell’edificio esistente è obbligatoria nei casi di:

  • sopraelevazione o ampliamento

  • variazioni di classe e/o destinazione d’uso con incrementi dei carichi globali in fondazione superiori al 10% (obbligo di verifica locale delle singole parti e/o elementi della struttura, con variazioni del carico superiori al 20%)

  • interventi strutturali volti a trasformare la costruzione mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente

La valutazione sismica dell’edificio esistente è OBBLIGATORIA – secondo quanto stabilito dall’ordinanza dell’OPCM 3274/2003 – anche per «gli edifici di interesse strategico e per le opere infrastrutturali la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile, per gli edifici e le opere infrastrutturali che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso”.

Il termine ultimo entro il quale gli edifici sopra elencati dovevano essere OBBLIGATORIAMENTE sottoposti dai rispettivi proprietari a una verifica tecnica per stabilirne il grado di sicurezza nel caso di evento sismico è scaduta nel marzo del 2013, dopo diverse proroghe.

L’obbligatorietà per queste tipologie di edifici vale:

  • indipendentemente dalla zona sismica in cui si trovano (con l’Ordinanza del 2003 si eliminano definitivamente le zone non classificate rendendo, di fatto, tutta l’Italia interessata dal problema sismico)
  • indipendentemente dal fatto che il proprietario sia pubblico o privato
  • indipendentemente dai programmi e dai finanziamenti stabiliti a livello nazionale o regionale.

Le tipologie degli interventi sono stabiliti dalle Norme Tecniche per le Costruzioni del 2008 (NTC08). E sono:

  1. interventi di ADEGUAMENTO, per conseguire i livelli di sicurezza previsti dalle NTC
  2. interventi di MIGLIORAMENTO, atti ad aumentare la sicurezza strutturale esistente pur senza necessariamente raggiungere i livelli richiesti dalle NTC
  3. RIPARAZIONI o INTERVENTI LOCALI, che interessino elementi isolati e che comunque comportino un miglioramento delle condizioni di sicurezza preesistenti.

Con le attuali norme è obbligatorio provvedere alla valutazione sismica degli edifici indicati dall’ordinanza dell’OPCM 3274/2003 ma non è obbligatorio per tutti gli altri edifici esistenti se non sono previsti i succitati interventi edilizi. Di conseguenza l’adeguamento sismico della maggior parte delle strutture a carattere privato rimane su base volontaria e, al massimo, incentivato da bonus fiscali che sono stati potenziati dalla legge di Bilancio 2017 ed estesi fino al 2021 nella misura del 50 per cento. La detrazione potrà anche essere maggiore se maggiore sarà la messa in sicurezza ossia “la scalata” delle classi di rischio. Le classi di rischio dovranno essere definite da un decreto del ministero delle Infrastrutture attualmente in discussione.

Interventi antisismici

Gli interventi per adeguare o migliorare sismicamente un edificio, variano in base a parametri come il tipo di costruzione (monopiano o pluriplano), il tipo di struttura portante (muratura, legno), le fondazioni su cui poggia l’edificio, la zona sismica in cui l’edificio si trova e più in generale il contesto nel quale l’edificio è inserito.

Inoltre la scelta del migliore intervento di adeguamento sismico deve essere effettuata da un tecnico competente sulla base di indagini diagnostiche e prove in laboratorio.

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CEMENTILE è in grado di offrire una consulenza gratuita e di effettuare, sempre gratuitamente, una visita per poi proporre un preventivo sugli interventi, così suddiviso:

  • valutazione sismica dell’edificio esistente
  • progettazione esecutiva degli interventi per l’adeguamento sismico e la certificazione
  • interventi di riparazione, adeguamento, ricostruzione di edifici già esistenti, oltre che, naturalmente, la costruzione ex novo

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